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In data 16 marzo 2012, all'interno di un esercizio commerciale, veniva asportato un computer portatile, prelevato dal bancone in un momento di distrazione della titolare e dei clienti presenti. All'individuazione del responsabile nella persona di Tizio si perveniva mediante la visione delle immagini registrate dall'impianto di videosorveglianza, installato nell'esercizio, che avevano filmato costui nell'atto di scollegare i cavi di alimentazione del dispositivo, collocarlo in una borsa ed allontanarsi dal locale, il tutto con gesti rapidi e circospetti. Il Tizio, tratto a giudizio per rispondere del delitto di furto aggravato dall'aver commesso il fatto con destrezza, nel corso del giudizio ammetteva la propria responsabilità. Il Tribunale di Torino, con sentenza in data 14 aprile 2016, resa all'esito di giudizio abbreviato, ravvisava tutti gli elementi costitutivi della fattispecie contestata, compresa l'aggravante di cui all'art. 625, primo comma, n. 4, cod. pen. e condannava